martedì 27 agosto 2019

Recensione: I passi dell'amore



Buon martedì libricini! Avrei tanto voluto iniziare la settimana, ieri, con una recensione super ma purtroppo il rientro dalle ferie è stato più traumatico del previsto! 😣

Per fortuna durante le vacanze ho avuto modo di recuperare una lettura che ritengo obbligatoria per tutte le amanti delle storie d'amore, specialmente quelle strappa lacrime. Così mi sono dedicata a "I passi dell'amore" del famosissimo Nicholas Sparks.

Landon, un uomo di mezza età, ci racconta la storia del suo primo amore scoccato 40 anni prima. Durante questo viaggio a ritroso ci troviamo di fronte ad un giovane che grazie all'amore di Jamie è cresciuto ed ha raggiunto una maturità rara per un ragazzo di 17 anni. Landon infatti, prima di conoscere affondo Jamie e non solo come compagna di scuola, era il classico ragazzo un po' teppista che amava spassarsela con in suo branco di amici. Jamie, al contrario, era una ragazza dolce e riservata, gentile con tutti e profondamente credente. Una coppia altamente improbabile penserete voi. Effettivamente si, ma vi consiglio di leggere il libro per capire come va a finire e in che modo l'amore può cambiare profondamente le anime delle persone. A me è piaciuto molto, più di metà libro l'ho divorata a notte fonda perché non riuscivo a smettere di leggere. La sua bellezza sta nel fatto che ti trascina al suo interno pur raccontando aneddoti molto semplici come una passeggiata o una cena. Non ci sono scenari da favola o momenti strabilianti. L'immensa bellezza del libro sta proprio nell'essere meravigliosamente semplice in un contesto estremamente normale. Molti di voi già conosceranno l'autore ma ci tengo a sottolineare la sua scrittura fluida e scorrevole. L'ho già detto precedentemente ma per me è un requisito basilare. Se un libro, a mio parere, non è fluido non riesco proprio a portarlo a termine. Comunque, se amate le storie d'amore, se avete la lacrimuccia facile (ma con questo libro sfido chiunque a non averla) e se siete eterni sognatori questo è uno dei libri che fa per voi!

Alla prossima recensione

Giulia

Punti forti: scorrevole, emozionante



Punti deboli: nessuno



lunedì 19 agosto 2019

Recensione: Una Cenerentola a Manhattan



Buongiorno e buon lunedì miei libricini 📚💞
Iniziamo questa settimana con il botto, vi parlo di "Una cenerentola a Manhattan" di Felicia Kingsley per Newton Compton Editori.
Riley è una ragazza con i piedi per terra, la vita le ha messo davanti sfide molto dure che l'hanno portata a sviluppare un carattere forte ma allo stesso tempo, troppo spesso, remissivo. Pratica più di un lavoro e non ha tempo per l'amore. Almeno così crede. 
La vita con la matrigna e le sorellastre, come da manuale per una Cenerentola, è insopportabile. Oltre alle richieste più assurde, le tre, non fanno altro che tirarle tiri mancini e sottoporla a rinunce tramite ricatti. Per fortuna i suoi vecchi vicini di casa sono come una seconda famiglia per lei, il personaggio di Deva mi ha ricordato molto la fata madrina del classico Disney. La vita lavorativa è spesso insostenibile poiché la matrigna è anche il suo capo ma per fortuna i suoi colleghi le vogliono bene e cercano di aiutarla il più possibile. A tal proposito, Romeo è F-A-V-O-L-O-S-O! 
Parlando di Cenerentola è impossibile non pensare ad un ballo, un bel principe e una scarpetta dispettosa. Ma non credete che tutto questo sia scontato perché non è così. Nel romanzo, infatti, non mancano i colpi di scena a cui la mia amata Felicia ha abituato noi amanti del pink. Jesse, infatti, non è sicuramente il classico principe azzurro ma mi è piaciuto molto in quanto intelligente, caparbio e intraprendente. Miei cari libricini, che dirvi, ho scoperto di avere un debole per Felicia per cui vi consiglio assolutamente anche questo romanzo.

Alla prossima recensione!

Giulia

Punti forti: l'ambientazione, l'ho trovata perfetta e suggestiva per una Cenerentola dei tempi moderni.

Punti deboli: Felicia, gli uomini dei tuoi libri creano troppe aspettative in noi romanticone 😂 

sabato 17 agosto 2019

Recensione: Il basilico di palazzo Galletti




Buongiorno libricini! 📚💕
Il libro di cui vi parlo oggi è "Il basilico di palazzo Galletti" di Giuseppina Torregrossa. Ho acquistato questo libro per 3 ragioni: la prima è il basilico, lo adoro, il suo profumo è inebriante. La seconda è la testa di moro in copertina, mi piacciono tantissimo e ogni volta che vado in Sicilia mi piace ossevarle nei negozi degli artigiani. La terza è il nome del personaggio intorno al quale si sviluppa la vicenda, Giulia, come me.
Nel libro troverete molte parole in dialetto siciliano, avendo un fidanzato siciliano molte le conoscevo, ma potrete trovare la "traduzione" in fondo al libro. Ho apprezzato molto il personaggio di Marò, una donna forte e fragile allo stesso tempo. Il suo ruolo in polizia denota coraggio e determinazione ma, come tutte le donne, nasconde anche un lato sensibile. Sasà, invece, l'ho trovato troppo scorbutico e antipatico. Il caso con cui si trova a far i conti Marò non è semplice, il costante giudizio a cui una donna in carriera è sottoposta è soffocante. Inutile girarci intorno, specialmente in determinati lavori vige ancora un maschilismo predominante con cui lei si trova spesso a fare i conti. Giulia, invece, è schiva e riservata,nasconde più di un segreto e ama il basilico.
L'ambientazione è meravigliosa, del resto sarebbe impossibile il contrario visto che ci troviamo in Sicilia. La descrizione dei paesaggi, specialmente marini, ti fa sognare ad occhi aperti. La lettura è scorrevole, piacevole e incuriosisce il lettore.
Ho apprezzato moltissimo il finale, ho avuto l'impressione che finalmente Marò avesse trovato quello che cercava, sentimentalmente parlando.
Vi consiglio questa lettura, è molto gradevole.

Alla prossima recensione!

Giulia 

Punti forti: mi è piaciuto molto trovare parti in dialetto

Punti deboli: il personaggio di Sasà, ne avrei fatto a meno


giovedì 8 agosto 2019

Recensione: Il sigillo del cielo




Miei cari libricini, buona sera! Qualche giorno fa, tramite i social, ho postato una foto in cui avevo un libro davanti ma non vi ho svelato quale fosse. È arrivato il momento di farlo e ne sono più che felice. 
Il libro in questione è  "Il sigillo del cielo" di Glenn Cooper. Chi di voi mi conosce sa benissimo quanto io ami Glenn. Ho letto tutti i suoi libri e continuerò a farlo perché adoro la sua fantasia, le descrizioni dettagliate, il modo in cui ti fa conoscere i personaggi, manco ci prendessi il caffè insieme ogni giorno. Per cui lo ammetto, sono di parte e, forse, poco obiettiva ma non posso farci niente, Glenn Cooper è uno dei miei scrittori preferiti in assoluto.
Anche in questo libro ci troviamo in compagnia del professor Cal Donovan che questa volta si troverà a fare i conti con il proprio passato, più precisamente con la morte di suo padre avvenuta circa 30 anni prima.
Come di consueto i colpi di scena saranno all'ordine del giorno e la suspance vi terrà con il naso incollato pagina dopo pagina.
Ho apprezzato tantissimo Jessica in questo ultimo lavoro, la maturità con cui affronta le defaillance (che conosce fin troppo bene) di Cal è ammirevole. Personalmente mi sarei comportata diversamente (😅) ma Jessica mi è veramente piaciuta molto. Cal è sempre il solito, ma lo adoro proprio per questo, con pregi e difetti. Le ambientazioni storiche sono una garanzia per chi legge i libri di Glenn. Si ha la sensazione di trovarsi esattamente in quei luoghi e a quel tempo, sembra un vero e proprio viaggio nel passato. Proprio questa è una delle caretteristiche che più amo dell'autore, sin dai tempi della Biblioteca dei morti (trilogia che vi consiglio assolutamente). Il modo il cui riesce ad intrecciare le vite, gli eventi, tra passato e presente mi affascina sempre di più. 
Che dire, per me Glenn è sinonimo di successo.
Vi consiglio, senza dubbio, questo e tutti gli altri suoi libri.

Giulia

Punti forti: ambientazioni, personaggi, salti temporali

Punti deboli: mi sarebbe piaciuto scoprire un po' di più le emozioni legate al dolore di Cal

martedì 6 agosto 2019

Recensione: Agnes Browne mamma





Buon pomeriggio libricini, come promesso sto cercando di recuperare un po' di recensioni riguardo i libri che mi hanno tenuto compagnia in questi mesi.
Oggi vi parlo di "Agnes Browne mamma" di Brendan O'Carrol.
Ho comprato questo libro per caso, in Sicilia. Cercavo qualcosa da leggere in aereo poiché il libro che era con me lo avevo terminato prima del previsto. Così ho scelto una lettura sostanzialmente breve e, speravo, leggera. Così è stato. Questo romanzo fila liscio come l'olio! Agnes è una mamma sola che vive con i suoi bimbi in un fatiscente appartamento di una vecchia Londra. Le difficoltà sono abissali ma lei riesce a far fronte a tutto con un innato senso dell'umorismo e una fantastica dose di macabro positivismo. Ho adorato il suo personaggio, mi ha fatto sbellicare dalle risate, specialmente quando si troverà a fronteggiare le avance di un francese o quando accompagnerà la sua amica a prendere la patente. Essere una madre single, o meglio vedova, non sarà per nulla semplice ma pagina dopo pagina vi renderete conto di quanto Agnes sia stata brava a bilanciare tutto, nonostante le avversità. Vi consiglio di leggere questo romanzo in quanto divertente e assolutamente sfacciato.

Giulia


Punti forti: esilarante

Punti deboli: non ne ho riscontrati

domenica 4 agosto 2019

Recensione: Matrimonio di convenienza







Buona domenica libricini!
Oggi vi parlo di "Matrimonio di convenienza" di Felicia Kingsley.
Che dire, sarà che mi devo sposare a breve, sarà che l'estate porta allegria, ma questo libro l'ho veramente adorato! Diciamo anche che ho potuto notare come Felicia sia una scrittrice assolutamente graffiante, pungente e divertente. Senza dubbio è questa la cosa che più mi è piaciuta, le risate che mi sono fatta pagina dopo pagina.
Jemma mi ha fatto divertire da matti con i suoi modi bizzarri e il suo carettere tipo dinamite. Ma ho anche molto apprezzato la sua determinazione nel cambiamento.
Ashford, che dire di lui? Penso che qualsiasi ragazza/donna morirebbe per un tipino del genere. Arrogante al punto giusto, malizioso quanto basta e testardo a guarnire il tutto, ma capace di essere premuroso e dolce quando vuole. 
L'incontro assolutamente strampalato quanto proverbiale, tra i due, è una delle parti che ho amato di più e Jemma me ne darà atto!
"Matrimonio di convenienza" è una lettura leggera, coinvolgente e molto simpatica. L'ho trovata particolarmente adatta al periodo estivo in quanto, personalmente, prediligo romanzi rilassanti e divertenti.
Chiedo venia, è stato il primo romanzo che ho letto di Felicia ma ho già recuperato anche "Cenerentola a Manhattan" (presto ve ne parlerò) e conto di recuperare categoricamente anche gli altri. Il modo di scrivere di Felicia mi ha conquistata, è fluido, frizzante e tagliente.
Vi consiglio vivamente questa lettura! ❤️

Giulia 

Punti forti: divertente e assolutamente non scontato

Punti deboli: Felicia, tu non puoi farci innamorare di Ashford in questo modo! Adesso come si fa?



martedì 19 febbraio 2019

Lacci




Buona sera libricini, il libro di cui vi parlerò è "Lacci" di Domenico Starnone.
Ho trovato questo piccolo libro per caso, mentre sceglievo come spendere il buono che mi era stato regalato al compleanno. Mi ha colpita il titolo, francamente anche l'immagine. Ho pensato subito a come i lacci possano allo stesso tempo legare, unire, ma anche soffocare, stringere troppo. Come se i lacci fossero un po' ossimorici nonostante la loro semplicità. 
Costituiscono, nel libro ma forse anche nella realtà, la metafora della vita coniugale. Aldo e Vanda, due scarpe tenute insieme dai lacci della vita: i figli, i rimpianti, l'abitudine. 
L'autore è stato in grado di porre su carta quegli aspetti che nessuno vorrebbe mai trovarsi a dover affrontare. La particolarità, e la bravura dello scrittore, nell'esprimere una serie di sentimenti che non siamo abituati ad associare alla parola "matrimonio". Devo ammettere di aver divorato questo libro, ero curiosa di vedere fino a che punto potesse spingersi Vanda, fino a dove potesse arrivare l'accondiscendenza di Aldo.
Aldo, tanto ribelle quanto remissivo. Un personaggio controverso che per certi versi mi è anche piaciuto. 
Vanda, invece, non sono riuscita a capirla fino in fondo, o meglio, non riesco a spiegarmi determinate scelte. Forse il contesto storico è determinante in questo.
Anna e Sandro, i figli, il collante, i lacci. Mi hanno sorpresa molto ma, a pensarci bene, le cose non potevano andare diversamente. La cosa che più mi ha colpita è stata la differenza con cui hanno guardato alla genitorialità. Entrambi cresciuti dalla stessa coppia di genitori, entrambi hanno subito le stesse sofferenze, eppure così diversi. Questo mi ha fatto capire come le esperienze, seppur medesime, possano segnare in maniera totalmente differenze due soggetti.
"Lacci" è un piccolo spaccato in grado di scuoterti profondamente.

Lo consiglio!!

Punti forti: semplice ma di forte impatto.

Punti deboli: per me, che devo sposarmi tra pochi mesi, non è stato il massimo! Scherzo ovviamente ;)

Alla prossima recensione!

Giulia