sabato 26 maggio 2018


IL DEBITO


Buongiorno miei cari libricini! È da molto che non pubblico una recensione, ma oggi sono immensamente felice nel farlo. Come si evince dal titolo vi parlero de "Il debito" di Glenn Cooper. Prima di tutto è doveroso dire quanto io ami questo scrittore. Trovo la sua scrittura brillante, fluida ed estremamente discorsiva. Ho amato, ed amo, infinitamente la trilogia de "La biblioteca dei morti" (vi è anche un quarto breve romanzo a dirla tutta). Seguo Glenn da sempre e spero vivamente di incontrarlo durante il suo prossimo tour, organizzato in occasione dell'uscita del suo ultimo lavoro. Ma torniamo a noi. 
"Il debito" trova come protagonista, ancora una volta, il professor Cal Donovan, il quale si è imbattuto in uno dei documenti più controversi della storia della Chiesa. Tutto inizia nel 1848. La Chiesa sta vivendo un momento molto difficile e per risollevarsi è disposta a tutto, anche ad usare la violenza pur di ottenere ciò di cui ha bisogno. Per secoli il mondo, la Chiesa stessa, resta all'oscuro di tutto. 
Il libro affronta una tematica molto attuale e non solo per quanto riguarda il mondo religioso. 
Insabbiare ciò che potrebbe comprometterci o essere onesti, prima di tutto con se stessi? La coerenza delle idee e dei principi dei personaggi è un punto cardine per me. Nel corso della storia ho apprezzato sempre di più il personaggio di Julian. Papa Celestino, inutile dirlo, è quello di cui la Santa Sede avrebbe bisogno. Per Cal non servono parole, inimitabile come sempre. Ed infine suor Elisabetta, un piacere ritrovarla tra le pagine di questo libro. Che dire, mi è piaciuta molto questa storia e mi piacerebbe ancor di più se fosse vera. Come si dice, la speranza e l'ultima a morire! 
Ovviamente lo consiglio, così come consiglio tutti i libri di Glenn Cooper. 

Punti forti: per me Glenn è il top, amo tutti i suoi libri. Adoro come scrive ed ancor di più come le sue parole prendono forma nella mia mente, riga dopo riga. 

Punti deboli: stiamo scherzando?! Inesistenti! 

Con stima infinita verso Glenn Cooper e con un abbraccio a voi, miei cari libricini, vi saluto. 

Alla prossima recensione
Giulia

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