giovedì 8 agosto 2019

Recensione: Il sigillo del cielo




Miei cari libricini, buona sera! Qualche giorno fa, tramite i social, ho postato una foto in cui avevo un libro davanti ma non vi ho svelato quale fosse. È arrivato il momento di farlo e ne sono più che felice. 
Il libro in questione è  "Il sigillo del cielo" di Glenn Cooper. Chi di voi mi conosce sa benissimo quanto io ami Glenn. Ho letto tutti i suoi libri e continuerò a farlo perché adoro la sua fantasia, le descrizioni dettagliate, il modo in cui ti fa conoscere i personaggi, manco ci prendessi il caffè insieme ogni giorno. Per cui lo ammetto, sono di parte e, forse, poco obiettiva ma non posso farci niente, Glenn Cooper è uno dei miei scrittori preferiti in assoluto.
Anche in questo libro ci troviamo in compagnia del professor Cal Donovan che questa volta si troverà a fare i conti con il proprio passato, più precisamente con la morte di suo padre avvenuta circa 30 anni prima.
Come di consueto i colpi di scena saranno all'ordine del giorno e la suspance vi terrà con il naso incollato pagina dopo pagina.
Ho apprezzato tantissimo Jessica in questo ultimo lavoro, la maturità con cui affronta le defaillance (che conosce fin troppo bene) di Cal è ammirevole. Personalmente mi sarei comportata diversamente (😅) ma Jessica mi è veramente piaciuta molto. Cal è sempre il solito, ma lo adoro proprio per questo, con pregi e difetti. Le ambientazioni storiche sono una garanzia per chi legge i libri di Glenn. Si ha la sensazione di trovarsi esattamente in quei luoghi e a quel tempo, sembra un vero e proprio viaggio nel passato. Proprio questa è una delle caretteristiche che più amo dell'autore, sin dai tempi della Biblioteca dei morti (trilogia che vi consiglio assolutamente). Il modo il cui riesce ad intrecciare le vite, gli eventi, tra passato e presente mi affascina sempre di più. 
Che dire, per me Glenn è sinonimo di successo.
Vi consiglio, senza dubbio, questo e tutti gli altri suoi libri.

Giulia

Punti forti: ambientazioni, personaggi, salti temporali

Punti deboli: mi sarebbe piaciuto scoprire un po' di più le emozioni legate al dolore di Cal

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